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BAJA 500 ROMANIA

Gran bella prova per Vincenzo Cangi, con Paolo Manfredini sul sedile di destra, sulla sua Nissan Murano al Baja 500 Romania. Dopo un prologo di 2 km e mezzo il venerdì, la gara si è tenuta di fatto in un'unica prova di ben 540 km nella giornata di sabato su un percorso ad anello, che attraversava praterie, sottobosco, guadi e colline con arrivo e partenza nella città di Buzau. Il pilota della MRC Sport si è piazzato 15esimo nella classifica assoluta e primo della categoria TH 2B. “Abbiamo sofferto un po', ma nel complesso è andata molto bene – ha raccontato Cangi – primo perché questa volta l'auto è stata interamente preparata da me, fin dal motore, e la prima scommessa era quella di portarla a fine gara, cosa che si è prontamente avverata. Secondo perché in lizza c'erano auto ed equipaggi fortissimi e non non abbiamo certamente sfigurato”. “Siamo stati un po' sfortunati, quello sì – ha continuato – a 100 km dalla partenza si è rotto lo spinotto dell'interfono, quindi abbiamo avuto qualche problema a comunicare. Poi ha ceduto il terminale della marmitta e, visto che toccava per terra, abbiamo dovuto fermarci per provvedere. In seguito abbiamo forato una gomma e ci siamo dovuti fermare di nuovo. Infine, a 20 km dal traguardo, un'altra foratura. Pazienza, ora siamo in credito con la sorte. La macchina però si è comportata egregiamente, il motore è eccezionale. Inoltre grazie a questo piazzamento ora siamo primi nel campionato rumeno con 20 punti di vantaggio sui secondi”. A fare da apripista a questo Baja 500 un equipaggio tutto pordenonese con la veterana Sandra Castellani a navigare il concittadino Federico Buttò. “Il patron della gara, Maurizio Bordon ha invitato Federico a partecipare, il quale ha chiamato me – ha raccontato Sandra -  L'organizzazione ci ha messo a disposizione una Polaris RZR Turbo 1000, appena uscita dal concessionario, completamente di serie. Ci siamo saliti e siamo partiti. E' stata un esperienza faticosa, ma interessantissima, il mio ritorno alle note di una competizione così lunga e difficile dopo il Rally d'Egitto nel '99 e la Grecia con Toni Manfrinato nel 2003. Abbiamo avuto qualche problema tecnico, ma siamo riusciti ugualmente a far registrare l'11esimo tempo assoluto. Ringrazio Federico e Maurizio per la fiducia che mi hanno dato e che credo di aver ripagato”.

 

Piergiorgio Grizzo


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