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8° RALLY TERRA SARDA

Ben sei equipaggi della MRC Sport all'ottava edizione del Rally Terra Sarda, che ha focalizzato l'attenzione di tutta la Gallura nel fine settimana del 5 e 6 ottobre. Organizzata della Scuderia Porto Cervo Racing e valida come prova di Coppa rally di zona Aci Sport e Sardegna Rally Cup, la gara, dopo la shakedown di sabato mattina nella Valle della Luna, prevedeva la partenza da Tempio Pausania alle 14.30 (Corso Matteotti) e l'arrivo domenica 6 ottobre ad Arzachena alle 17.00 in piazza Risorgimento L’ottavo Rally Terra Sarda ha coinvolto ben 15 Comuni della Gallura, lungo i quali si sono srotolati i 410 Km complessivi della manifestazione (71 iscritti) con nove prove speciali cronometrate da affrontare per un totale di 82,56 chilometri. Federico Lambroni e  Gabriele Crabolu su Peugeot 208 sono arrivati 14esimi assoluti e terzi di classe R2B. “Era la seconda gara con questa macchina – ha detto Lambroni, il pilota – è siamo rimasti davvero soddisfatti. Soprattutto per il terzo posto in una classe numerosa e ricca d'esperienza. Gara molto bella: le prime quattro gare, quelle del sabato, un po' insidiose; le cinque della domenica più veloci. In conclusione un bel week end ed un risultato incoraggiante”. Fabio Piras con Salvatore Fancello alle note su Renault New Clio ha chiuso al 19esimo posto in assoluta e secondi di classe R3C. “Poteva andare molto meglio – è stata la chiosa del pilota – dopo le prime prove eravamo tra i primi dieci e noi stessi eravamo sorpresi di quanto bene stesse andando la macchina. Poi però dalla mattina di domenica abbiamo subito una sequela di problemi più o meno gravi al motorino di avviamento e a tutto l'impianto elettrico. Nell'ultima prova l'auto si è spenta ben cinque volte. Ad ogni avvallamento o curva particolarmente stretta si spegneva. Insomma, un vero calvario. Peccato”. Giornata da dimenticare per gli altri 4 equipaggi, tutti costretti al ritiro. Si mangia le mani Alessandro Canalis, che, “navigato” da Matteo Fois, su Skoda Fabia, fino alla penultima prova era quarto in classifica assoluta. “Poi – racconta – abbiamo pizzicato un cerchio su un marciapiede e non siamo riusciti a rientrare. Davvero un grande rammarico, visti i tempi che stavamo facendo”. Gianluca Goddi e Giada Cosseddu su Peugeot 205 hanno dovuto alzare bandiera bianca alla quarta prova speciale. “Stavamo andando benino – è la cronaca di Goddi – pur con qualche errore stavamo facendo tempi discreti. Purtroppo alla quarta piesse ha ceduto la frizione e siamo stati costretti al ritiro”. Destino analogo per Franco Piras e Fabrizio Musu su Peugeot 106. “Stavamo iniziando finalmente a prendere mano e dimestichezza con la macchina – ha detto Piras – ed eravamo secondi di classe. Purtroppo a 20 metri dal traguardo della terzultima prova mi è partito il muso e abbiamo sbattuto. Sembrava un colpo da niente ed invece abbiamo compromesso il giunto ed il semiasse e non siamo riusciti a ripartire”. Due urti consecutivi ad entrambi i semiasse sono stati fatali anche ad Antonio Addis ed Angelo Tendas su Peugeot 106. “Abbiamo portato a termine le quattro prove del sabato ed eravamo primi di classe N2 – è il resoconto di Addis – ma nell'ultima piesse abbiamo danneggiato l'auto in maniera purtroppo irreparabile. Siamo andati in assistenza, ma il mattino dopo non siamo riusciti a sistemare  i danni in tempo per ripartire”.

 

Piergiorgio Grizzo


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