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10° RALLY VALLI PORDENONESI

Nella decima edizione del Rally Valli Pordenonesi la gara "importante di casa" e valida come ultima tappa del Trofeo Rally Asfalto, MRC Sport era presente con sei equipaggi sparsi in quasi tutte le classi. Nei piani alti della classifica finale troviamo un'ottima nona posizione assoluta per la coppia Martinis - Tratter e una decima per Doretto - Mirabella.Con il numero quindici sulle fiancate di una muscolosa Renault Clio S1600 by Munaretto avevamo alla partenza un tesissimo Nadin Mauro con alle note Sabrina Turchet. La coppia anche se era partita non certo per competere nella propria classe, non era infatti semplice il debutto con una vera auto rally su strade allagate, ha saputo destreggiarsi piuttosto bene dopo qualche prova di rodaggio, concedendo minuti preziosi anche per far divertire il pubblico nell'affollatissima inversione alla fine della prova di Barcis. Li ha stoppati un' innocua scivolata sulla penultima prova, stop che però non ha lasciato l'amaro in bocca ai protagonisti soddisfatti della loro gara e della entusiasmante esperienza. Il secondo equipaggio che partiva con i nostri colori era la rodata coppia Prosdocimo - Falomo a bordo, per la prima volta di una vettura a trazione integrale, la Subaru Impreza dei fratelli Galiazzo di Padova. Il "Prosdo" ci racconta così il suo Valli: "La gara e' stata molto breve ma intensa, questo è ciò che posso dire! Sono partito sulla prima prova, ho cercato di capire un po' la macchina su questo fondo difficile e pieno di insidie, nella p.s. 2 si è capito subito che la situazione era difficile e su un sinistra destra veloce sono andato in testacoda e ho urtato contro un albero. Peccato perchè mi stavo divertendo!! L'istinto e' quello di tornare subito a correre... vedremo!!!" Voci di corridoio ci dicono che il suo non è solo istinto perchè sta già pianificando la partecipazione alla Ronde del Piancavallo. In "sella" ad una Renault Clio della Gima Autosport partiva il pilota dagli occhi di ghiaccio, Fabrizio Martinis, che qui era presente anche per una nobile causa e cioè mantenere fede ad una promessa fatta ad una sua amica colpita dalla più infame delle malattie. La promessa era arrivare a Cordenons con l'auto e ... con un mazzo di rose. Lui e Monica sul podio ci sono arrivati e c'erano anche le rose. Indubbiamente qualche posizione in classifica potevano scalarla, ma era di gran lunga più importante la promessa che avevano fatto. Questo sta ad indicare che anche noi rallysti abbiamo un cuore e dei sentimenti che esulano dai risultati sportivi. Fabrizio ...chapeau!! Nella stessa classe e con la medesima vettura, dopo il bel risultato al rally Sagittario di metà luglio troviamo il nostro Stefano Peruch in coppia con il fido Andrea Budoia. Purtroppo la loro gara è terminata nel veloce tratto finale del quinto tratto cronometrato causa una rovinosa uscita di strada quando senza esagerare occupava una tredicesima posizione nella classifica assoluta e una quarta di classe. Un quotidiano locale nella cronaca della gara scriveva così: "Ennesimo risultato positivo quello di Michele Doretto, decimo assoluto e primo di A6 con l'Honda Civic di famiglia, facendo segnare tempi da "world rally car" sulla velocissima speciale di Navarons". Cosa dobbiamo aggiungere noi, nulla lasciamo che, come al solito parlino le classifiche e che i complimenti ce li facciano gli altri. Unica cosa che il pilota recrimina è una pioggia torrenziale scesa qualche secondo prima della sua partenza nel primo tratto cronometrato e che lo ha fatto uscire con un tempo alto. Michele non si è certo scoraggiato e con la tenacia e la grinta che lo contraddistingue a testa bassa ha risalito la china. La gara pordenonese era valida anche per la Mitsubischi Colt Cup e pertanto trovavamo al via anche Federico Tagliapietra, che dopo il botto di Salise Terme, e soddisfatto dei test effettuati cercava riscatto. Sulla classifica finale pesano come macigni i secondi persi nella prima prova speciale, causati in primo luogo dall'appannamento del vetro anteriore che gli impediva una corretta visuale ed in secondo per lo stop avuto daun' impreparato commissario spaventato da l'uscita di strada di un equipaggio che li precedeva. La sua comunque è stata una gara perfetta senza sbavature e senza nessun errore in un fondo particolarmente insidioso.


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